OSO




OSO


di Dogyorke (Yuri S. D'Ostuni) e Sara Leghissa
effetti led e suono a cura di Alberto Crucitti
produzione festival IMMERSIONI 2023 e Mix Festival co-prodotto da mare culturale urbano e Piccolo Teatro di Milano

Osare, esagerare, eccedere, essere “much too much”, fuori dagli schemi, dalle produzioni, dalle norme, dalle possibilità, dai privilegi, dall’accessibilità, dalle dinamiche di controllo.

“Oso” è una prima persona singolare, riguarda ognunə e si lega al concetto di rischio. Comprende una variazione di significati che vanno da un senso di “accoglienza” ad un senso di pericolo. Una parola palindroma perché rappresenta la ciclicità, l’infinito, il non cambiamento nel quale si muove la speranza del caos rispetto alla gentrificazione “disurbana”. Oso per adattarmi, oso per lavorare, oso per abitare, oso per dialogare, oso per resistere, oso per sopravvivere, oso per immaginare e per proporre altri modi e non modelli. Oso per non essere solə.

OSO è un progetto sviluppato sul quartiere a Nord di Loreto, in conversazione con alcune persone che abitano tra via Padova e via Chavez e parlano di come percepiscono la vita nel quartiere.