Superliquidator





Superliquidator
Dispositivo di autodifesa a partire dal muscolo e non dalla leggeUn progetto di Sara Leghissa in conversazione con Vita Ferrara, a partire dai testi Difendersi, di Elsa Dorlin, Fandango, 2020; A short history of trans misogyny, di Jules Gill-Peterson, Verso, 2024 e dall’archivio "Self- Defense Archive", curato da Federica Iannuzzi e Marta Veronese.
Alcuni contenuti sono tratti da conversazioni con persone transfemme, persone non binarie e donne cis, incontrate tra Essen e Madrid, a partire da domande sulla percezione del proprio corpo nello spazio pubblico. Altri sono tratti da un’inchiesta fatta con alcune persone migranti ospitate a Casa Don Gallo a Rimini, organizzazione nata in risposta all’emergenza abitativa. Altri ancora sono frutto delle nostre conversazioni.
SUPERLIQUIDATOR è prodotto e ospitato da Beniamino Marini e costruito in collaborazione con Cormio, che ha proposto una serie di accessori di autodifesa DYI, format riproducibili da chiunque, in risposta e a complemento del progetto artistico.
Prodotto per lo spazio pubblico da Fondazione Lazzaretto.
Disegno grafico Marzia Dalfini, fotografie Marta Marinotti.
Superliquidator è un composto di segni, di fluidi, accessori, capi, artefatti, saperi e pratiche che alterano il potere e donano potenza.
È un tonico ricostituente estratto dalle incrinature di tutti quei corpi che non sono ammessi a farsi soggetto.
I suoi getti ad altissima tecnologia permettono di passare, in autonomia e collettivamente, dalla produzione di un sé assoggettato ad una soggettivazione resistente.
Attenzione, Superliquidator può indurre movimenti di autodifesa.
Superliquidator is a self-defense device based on muscle rather than law.
Superliquidator is composed of signs, fluids, accessories, garments, artifacts, knowledge, and practices that alter power and bestow power.
It is a restorative tonic extracted from the cracks of all those bodies that are not allowed to become subjects.
Its high-tech jets allow us to move, independently and collectively, from the production of a subjugated self to a resistant subjectivation.
Warning: Superliquidator may induce self-defense movements.
Superliquidator is composed of signs, fluids, accessories, garments, artifacts, knowledge, and practices that alter power and bestow power.
It is a restorative tonic extracted from the cracks of all those bodies that are not allowed to become subjects.
Its high-tech jets allow us to move, independently and collectively, from the production of a subjugated self to a resistant subjectivation.
Warning: Superliquidator may induce self-defense movements.
Quando Fondazione Lazzaretto mi ha invitat_ a fare un’affissione per lo spazio pubblico nella zona di Porta Venezia, ho manifestato il desiderio di lavorare sull’auto-difesa. La zona è sempre più soggetta a episodi di aggressioni transfobiche e razziste, soprattutto da dopo l’elezione del governo Meloni, che legittima ogni forma di razzismo e di fascismo e reprime chi protesta. Ci sono state diverse mobilitazioni nel quartiere, anche nella forma di passeggiate queer, trans, antirazziste e antifasciste, per rispondere a questa violenza, organizzate dalla rete Liber_ di Transitare Tra Generi e Confini. Ho chiesto a Vita Ferrara, amica e attivista che vive il quartiere ed è parte militante di questa rete, di lavorare insieme su alcuni contenuti a partire dal libro Difendersi di Elsa Dorlin e sul tema dell'auto-difesa. Elsa costruisce la sua narrazione a partire dalla domanda “Quali corpi hanno il diritto di difendersi?”. Secondo la sua analisi, su cui ci siamo basat_ per la scrittura, le istituzioni occidentali attribuiscono la legittima difesa a quei corpi che rappresentano il potere cis etero patriarcale e al suprematismo bianco, mentre tutti gli altri corpi, le minoranze oppresse, non hanno diritto a difendersi. Come scrive Vita Ferrara in un testo che traduce e adatta Elsa Dorlin, Difendersi, Fandango, 2020 e Jules Gill-Peterson, A short history of trans misogyny,Verso, 2024: “Non si tratta solo di ostacolare direttamente l’azione delle minoranze, si tratta qui di portare alcuni soggetti ad annientarsi come soggetti, di eccitare la loro potenza di agire per meglio spingerli alla perdita di sé stessi. Rintracciare questo dispositivo, in particolare in situazione coloniale, permette di far emergere un’economia imperiale della violenza, che difende individui già legittimati da sempre a difendersi da soli. Questa economia mantiene la legittimità di certi soggetti a usare la forza fisica, gli conferisce un potere di conservazione e di auto-giustizia, gli rilascia permessi di uccidere.” Il desiderio che qui esprimiamo è quello di rivendicare le nostre esistenze attraverso le nostre pratiche di auto-difesa, e non attraverso le istituzioni che ci opprimono.

PRESS/
SUPERLIQUIDATOR: BODIES, POWER, AND SELF-DEFENSE di Domenico Costantini per DRY / leggi l’articolo qui
Superliquidator di Sara Leghissa, a cura di Chiara Bardelli Nonino per BAZAAR / leggi l’articolo qui